Da questa sezione è possibile apprendere le finalità, le regole e la normativa inerente la riproduzione del patrimonio documentario, quali tipi di richiesta è possibile inoltrare, chi sono i soggetti che possono riprodurre ed infine le tariffe e le modalità di pagamento.
Normativa di riferimento in ordine cronologico
– Regio Decreto 2 ottobre 1911, n. 1163 – approva il regolamento per gli Archivi di Stato;
– Decreto Ministeriale 08/04/1994 – tariffario per la determinazione di canoni, corrispettivi e modalità per le concessioni relative all’uso strumentale e precario dei beni in consegna al Ministero;
– D.Lgs. n. 368 del 20/10/1998 – Istituzione del Ministero per i beni e le attivita’ culturali;
– D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 – Codice dell’amministrazione digitale;
– D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 – Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio;
– DGA – Circolare n. 21 del 17/06/2005 – Canoni di concessione e corrispettivi
– L. 4 agosto 2017, n. 124 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, con riferimento a D. Lgs. 42 del 22 gennaio 2004, art. 108, cc. 3 e 3-bis;
– DGA – Circolare n. 33/2017 – disposizioni in merito alla variazione art. 108 D. Lgs 42
– DGA – Circolare n. 39/2017 – addendum alla circolare 33/2017
– D.M. 161 dell’11/04/2023 – linee guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la concessione d’uso dei beni in consegna agli istituti e luoghi della cultura statali,
– Allegato al D.M. 161 dell’11/04/2023 – criteri per i tariffari,
– D.M. 187 del 01/05/2023 – modifiche al D.M. 161 dell’11/04/2023
– D.M. 108 21/03/2024 – che modifica il D.M. 161 dell’11/04/2023 recante “Linee guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la consegna d’uso dei beni culturali in consegna agli istituti della cultura statali, emanate in attuazione dell’art. 108, comma 6 del Codice dei beni culturali e del paesaggio,
– Tariffario e modalità di pagamento adottati dall’Archivio di Stato di Alessandria dal 2024 disponibili alla pagina modulistica
Brevi cenni sulla normativa
L’art. 171 della L. 4 agosto 2017 n. 124, ha modificato l’art. 108 del Codice dei Beni Culturali, che quindi recita:
“c. 3 – Nessun canone è dovuto per le riproduzioni richieste o eseguite da privati per uso personale o per motivi di studio, ovvero da soggetti pubblici o privati per finalità di valorizzazione, purché attuate senza scopo di lucro. I richiedenti sono comunque tenuti al rimborso delle spese sostenute dalla Amministrazione concedente.
c. 3-bis – Sono in ogni caso libere le seguenti attività, svolte senza scopo di lucro per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale:
1_la riproduzione di beni culturali diversi (…) dagli archivistici sottoposti a restrizioni di consultabilità, ai sensi del capo 3 del presente titolo, attuata nel rispetto delle disposizioni che tutelano il diritto di autore e con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l’esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né, all’interno degli Istituti della cultura, l’uso di stativi o treppiedi;
2_la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte a scopo di lucro (…).”
Il D.M. 108 del 2024 che modifica il D.M. 161 del 2023 della Direzione Generale Archivi è l’ultimo atto emanato in materia, in esso sono contenute le Linee guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la concessione d’uso dei beni in consegna agli istituti e luoghi della cultura statali.
riproduzione di beni culturali: finalità e regole
Nota bene:
- Il Direttore ha facoltà di sottrarre alla consultazione ed alla riproduzione la documentazione valutata in precario stato di conservazione o che, a seguito delle operazioni di movimentazione, potrebbe verosimilmente subire un danno;
- Sono di norma esclusi dalla riproduzione per contatto (fotocopie o scansioni) le pergamene, i disegni e i documenti che, per il loro stato di conservazione o per il tipo di condizionamento (volumi rilegati), potrebbero subire danni.
Quali richieste è possibile inoltrare?
per uso strettamente personale o per motivi di studio
Le riproduzioni non possono essere duplicate, utilizzate per fini di lucro, diffuse, divulgate o vendute al pubblico.
In caso di violazioni, lo studioso incorre nelle sanzioni previste dalla normativa.
Le riproduzioni per uso strettamente personale o per motivi di studio sono a pagamento secondo i criteri e le modalità riportate nel tariffario disponibile alla pagina Modulistica
finalizzate alla pubblicazione
Per il regolamento relativo alle riproduzioni di beni culturali finalizzate alla pubblicazione si rimanda alla pagina Pubblicazioni: richiesta autorizzazioni e raccolta.
Le riproduzioni finalizzate alla pubblicazione sono a pagamento secondo i criteri e le modalità riportate nel tariffario disponibile alla pagina Modulistica
finalizzate alla esposizione temporanea
Per il regolamento relativo alle riproduzioni di beni culturali finalizzate alla esposizione temporanea si rimanda alla pagina Esposizioni temporanee documenti in riproduzione o prestito: richiesta autorizzazioni e raccolta.
Le riproduzioni finalizzate alle esposizioni temporanee sono a pagamento secondo i criteri e le modalità riportate nel tariffario disponibile alla pagina Modulistica
Chi può riprodurre?
Servizio di riproduzione interno offerto dall’Istituto
Rilascia le seguenti tipologie di riproduzioni:
- fotocopie a contatto
- immagini digitali
- riproduzioni su supporti informatici
Per ottenere la riproduzione di documenti dal Servizio di Riproduzione Interno occorre compilare la relativa richiesta sul modulo appositamente predisposto, indicando con precisione:
- il materiale da riprodurre (fondo archivistico, busta o volume, fascicolo, documento, ecc.),
- le modalità della riproduzione richiesta,
- lo finalità del lavoro (studio, pubblicazione, uso privato ecc.)
Modulo 07. Riproduzione tramite il servizio di fotoriproduzione interno – disponibile in Sala Studio
Il servizio di riproduzione interno è a pagamento secondo i criteri e le modalità riportate nel tariffario disponibile alla pagina Modulistica
La consegna delle copie potrà avvenire a mano presso la sede dell’Istituto o a mezzo spedizione del cartaceo con affrancatura a carico del Destinatario.
Il rilascio o la spedizione delle copie é subordinato alla consegna del tagliando di pagamento al personale di Sala Studio.
riproduzione diretta a cura degli utenti in Sala Studio
con mezzi propri non professionali
È libera la riproduzione diretta da parte degli utenti dei pezzi in consultazione in sala studio svolta senza scopo di lucro, per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale.
Nessun canone è dovuto.
Modulo 08. Riproduzione con mezzi propri – Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà – disponibile in Sala Studio
con mezzi professionali direttamente o eseguite da specialisti
Nei casi e secondo le modalità previste dalla vigente normativa (D.Lgs. 368 20/10/1998 e D.M. 161 dell’11/04/2023 modificato dal D.M. 108 del 21/03/2024), potranno essere autorizzate riprese fotografiche effettuate dall’utente o da fotografi di fiducia.
Modulo 09. Effettuare fotografie in modo professionale – autorizzazione – disponibile alla pagina Modulistica
Le fotografie saranno effettuate esclusivamente nei locali dell’Archivio di Stato, secondo le indicazioni del responsabile del servizio e con l’assistenza del personale dipendente.
La riproduzione diretta e/o eseguita da professionisti è a pagamento secondo i criteri e le modalità riportate nel tariffario disponibile alla pagina Modulistica
è vietato:
- L’utilizzo di stativi o treppiedi
- l’utilizzo di scanner portatili o a penna
- l’utilizzo di flash o altre fonti luminose
- riprodurre documenti già precedentemente digitalizzati, in questo caso deve essere presentata richiesta di duplicazione delle riproduzioni digitali esistenti tramite il Servizio di Riproduzione Interno.
è obbligatorio:
- consegnare all’Istituto nr. 1 (una) copia dei negativi prodotti o, comunque, di una copia della fotografia, su qualunque supporto realizzata (l’utente dovrà indicare l’originale e la sua collocazione archivistica: fondo, busta o volume, fascicolo, documento).
- qualora la riproduzione riguardi una SERIE ARCHIVISTICA INTEGRALE, effettuata con attrezzature idonee e su tavoli appositi, l’utente è tenuto a depositare all’Archivio una copia digitale integrale della serie.
Pagamento dei diritti di riproduzione/pubblicazione
Per Il pagamento dei diritti di riproduzione/pubblicazione si invita a prendere visione del Tariffario contenente le modalità di pagamento e le istruzioni di utilizzo della piattaforma pagoPA presenti alla pagina Modulistica.
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